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Umidità dell’aria: il ruolo dei raffrescatori industriali

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L’umidità influisce notevolmente sul nostro benessere psicofisico e su come percepiamo la temperatura. È perciò essenziale riuscire a controllarne il tasso, mantenendolo ai livelli ottimali non solo nelle nostre abitazioni ma anche negli ambienti lavorativi.

In questo articolo approfondiremo il tema dell’umidità nell’aria e le soluzioni più efficaci per regolarla, raggiungendo il tasso ideale attraverso l’azione dei raffrescatori evaporativi e l’adozione di un impianto di raffrescamento adiabatico.

 

Sommario dell’articolo:

 

Umidità nell’aria: il ruolo dei raffrescatori evaporativi per regolarla al meglio

 

Che cos’è l’umidità

Umidità e benessere

 

Umidità nei luoghi di lavoro: il ruolo dei raffrescatori industriali per garantire il giusto comfort

 

Raffrescamento adiabatico industriale: la soluzione ideale per ottimizzare il microclima

 

Aircon: raffrescatori industriali per la giusta umidità 

 

 

 

Che cos’è l’umidità

Per umidità si intende la concentrazione di quantità di acqua o di vapore acqueo contenuta nell’aria. L’umidità relativa (Rh), invece, è la quantità d’acqua presente nell’aria a una data temperatura rispetto alla quantità massima di vapore acqueo che l’aria può contenere a quella specifica temperatura quando è satura. Non a caso si chiama “relativa”.

 

L’umidità assoluta contenuta nell’aria che ci circonda ha una funzione determinante per diversi motivi:

  • È evidente nonché scientificamente provato che il nostro organismo funziona bene entro un certo campo di concentrazione di acqua in sospensione nell’aria;
  • Un tasso troppo alto di umidità negli ambienti chiusi accresce il rischio di proliferazione di batteri, muffe, virus, acari, funghi e altri agenti dannosi che nel tempo possono portare a sviluppare problematiche per la salute, a partire da disturbi di tipo respiratorio;
  • Un tasso di umidità troppo basso accresce invece il rischio di infiammazioni e provoca sintomi di secchezza;
  • È dimostrato che la percentuale di umidità concorre a determinare la sensazione di temperatura percepita, ovvero la temperatura che il corpo umano avverte a prescindere da quale sia quella reale rilevabile dagli strumenti di misurazione.

 

Umidità e benessere

 

Umidità e apparato respiratorio

Per la nostra salute l’umidità non deve essere né troppa né troppo poca e vediamo perché, partendo dall’apparato respiratorio che necessita di aria abbastanza umida, pena l’essiccamento delle mucose di naso, gola, trachea e in generale di tutti gli organi interessati dal passaggio dell’aria:

  • In un ambiente troppo secco si riduce l’attività filtrante delle vie respiratorie e la loro capacità di trattenere le impurità presenti nell’aria, esponendo maggiormente a malattie e a infezioni;
  • Se la concentrazione di umidità è troppa si respira con più fatica, perché negli alveoli polmonari entra anche acqua condensata;
  • Se il livello di umidità è troppo basso lo scambio di ossigeno e anidride carbonica risulta migliore ma gli alveoli possono ridurre la propria elasticità;
  • Un’aria troppo umida è più difficile da respirare di una secca e trattiene in sospensione, perché le incorpora, le particelle inquinanti che precipitano al suolo. Un caso emblematico sono i gas di combustione e in generale i fumi, che non a caso nelle giornate secche si disperdono più facilmente di quando è umido.

 

Umidità e benessere generale

Una giusta concentrazione di umidità perciò è salutare per l’apparato respiratorio ma è essenziale anche per il benessere generale dell’organismo. L’umidità aumenta la conducibilità termica del corpo. Tassi elevati di umidità rendono più intollerabili le temperature nei mesi estivi perché l’aria trasmette maggiormente alla pelle il caldo.

D’inverno la stessa conducibilità fa percepire maggiormente le basse temperature nelle giornate umide, a parità di temperatura reale. L’acqua in sospensione trasporta più facilmente all’esterno il calore del corpo, facendoci sentire molto più freddo.

 

Umidità nei luoghi di lavoro: il ruolo dei raffrescatori industriali per garantire il giusto comfort

 

L’importanza del microclima negli ambienti lavorativi

Spesso nelle aziende non si attribuisce la giusta importanza al microclima degli ambienti lavorativi, non rendendosi conto di quanto questo incida sui lavoratori. Un microclima inadeguato con tassi di umidità non correttamente regolati comporta diversi effetti negativi nei luoghi in cui si opera, compromettendo la salute dei lavoratori e diminuendo la produttività a causa del disagio percepito.

 

Assicurare un microclima appropriato è un dovere imposto dalla legge stessa. Le normative vigenti stabiliscono che negli insediamenti lavorativi si debba garantire che la temperatura, l’umidità relativa e il ricambio d’aria siano assicurati entro certi margini. Questo in ottemperanza all’allegato IV del D.Lgs. 81/2008 (Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro) dove si specifica che:

  • La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori”;
  • Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell’aria concomitanti”.

Umidità e temperatura corporea

La temperatura media interna del nostro corpo si aggira intorno ai 37 °C e indica la condizione ideale in cui devono trovarsi le nostre cellule per poter svolgere le reazioni necessarie alla vita. In presenza di un accumulo o di una dispersione di calore, la temperatura media del corpo aumenta o diminuisce, con ripercussioni potenzialmente gravi sul benessere e sulla salute.

 

Ne deriva che il microclima presente nei luoghi di lavoro è un parametro fondamentale per chi vi opera. Il tasso di umidità occupa in tal senso un ruolo determinante. Se l’umidità ambientale è elevata, infatti, la tolleranza al caldo diviene enormemente limitata poiché il corpo non riesce a disperdere il calore assorbito. Si viene a creare una sorta di barriera a livello cutaneo che ostacola la perdita di calore per evaporazione del sudore. La temperatura percepita risulta così sensibilmente maggiore.

 

Come mantenere il giusto tasso di umidità

Il livello ottimale di umidità per il nostro organismo è compreso tra il 40 e il 60%. Gli stessi valori vanno quindi osservati anche nei luoghi di lavoro. In assenza di adeguati tassi di umidità, le conseguenze sui lavoratori non tardano a manifestarsi. Sul breve termine con disagi, difficoltà, livelli di concentrazione più bassi che pesano sulla produttività. Sul lungo termine con l’insorgenza di infezioni, allergie, sindromi artrosiche e inabilità temporanee o permanenti.

Per poter ottimizzare i tassi di umidità negli ambienti di lavoro è essenziale garantire un giusto ricambio d’aria. Va ricordato che la velocità dell’aria non deve essere né eccessiva (per non arrecare danno alla salute, visto che è proverbiale l’effetto insalubre delle correnti) né tantomeno nulla. L’azienda deve garantire un ricambio tale da consentire che ogni lavoratore disponga di 10 metri cubi di aria respirabile.

Sempre nel mantenimento dei parametri ambientali dell’aria negli spazi lavorativi, un ruolo fondamentale è giocato dai raffrescatori industriali e in particolare dai raffrescatori evaporativi.

 

Umidità e magazzini

L’umidità relativa negli insediamenti lavorativi influisce non solo sul corpo umano ma anche su determinate merci e macchinari. Valori fuori norma possono alterare tutti i processi di produzione, trasformazione e stoccaggio di materiali igroscopici. Questo fenomeno riguarda per esempio:

  • Aziende di lavorazione del legno, materiale che con l’umidità può deformarsi o variare di volume;
  • Tipografie. La carta sente molto l’umidità e l’inchiostro in stampa si deposita in funzione di quanto è umida. Il risultato tipografico finale perciò cambia fortemente a seconda dell’umidità dell’ambiente produttivo circostante;
  • Aziende di lavorazione di materie plastiche a base organica;
  • Industrie alimentari;
  • Magazzini edili dove vengono stoccati cementi, gesso, calce, che sono materiali notoriamente sensibili all’umidità.

 

Raffrescamento adiabatico industriale: la soluzione ideale per ottimizzare il microclima

I raffrescatori evaporativi costituiscono un sistema definito da un punto di vista tecnico “raffreddamento adiabatico”, che attualmente rappresenta la più valida alternativa sul mercato per chiunque abbia la necessità di tenere sotto controllo la temperatura di ambienti lavorativi tra loro differenti, come capannoni industriali, padiglioni espositivi, spazi commerciali ma anche laboratori artigianali e chiese.

 

A differenza dei condizionatori d’aria classici, il raffrescamento adiabatico industriale tramite raffrescatori evaporativi sfrutta il naturale processo dell’evaporazione dell’acqua senza bisogno di utilizzare alcun fluido frigorigeno, per fornire aria rinfrescata a temperature compatibili con quelle del corpo umano e umidificata al punto giusto.

Si tratta quindi di una soluzione ecosostenibile oltre che sana. Come ulteriore vantaggio, i raffrescatori industriali hanno prezzi molto inferiori rispetto a quelli dei tradizionali condizionatori d’aria.

 

Impianto di raffrescamento adiabatico: raffrescatori evaporativi fissi e portatili

Per realizzare un impianto di raffrescamento adiabatico, a seconda delle necessità specifiche degli ambienti lavorativi, è possibile scegliere tra:

 

Se occorre ottimizzare il microclima in locali di medie e grandi dimensioni i raffrescatori evaporativi fissi rappresentano l’opzione ideale. È possibile installare uno o più raffrescatori industriali da tetto o da parete per ottimizzare il microclima di intere aree oppure optare per un raffrescamento localizzato che interessa solo specifiche zone.

 

Aircon: raffrescatori industriali per la giusta umidità

Se vuoi trovare le migliori soluzioni per avere il clima più idoneo nei tuoi ambienti lavorativi affidati ad Aircon e ai suoi raffrescatori evaporativi.

Aircon, che si trova a Locate Triulzi in provincia Milano, offre una vasta gamma di raffrescatori industriali, estrattori d’aria industriali, raffrescatori evaporativi fissi e portatili per soddisfare ogni esigenza. Questi macchinari di ultima generazione sono capaci sia di mantenere la giusta temperatura sia di stabilizzare l’umidità in ogni ambiente: dal capannone all’ufficio, dal magazzino all’open-space.

 

I raffrescatori industriali Aircon sono un’eccellente alternativa a prezzi minori di quelli dei condizionatori industriali classici, sia per quanto riguarda i costi delle macchine sia per ciò che concerne i costi di gestione. Contattaci per maggiori informazioni e per un preventivo personalizzato.

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